TALLONE'S AESTHETIC

   The son of a renowned painter, Cesare Tallone, and the poetess Eleonora Tango, Alberto grew up in a fervent artistic environment. He inaugurated a new path into the aesthetics of 20th-century fine books, elaborating slender pages illustrated exclusively by types, in sharp contrast with the imposing rationalist perspectives of illustrated and decorated books which favored images over texts, reduced to a pretext. 

   When founding his press, Alberto Tallone aimed to give a physical shape to human thought. He wanted to select the perfect typeface for each literary masterpiece and to arrange it on the page in the most appropriate way for those who were going to read it. He thought that format, layout, type of paper and ink, binding colour etc. all contributed to “illustrate” a text (Chiara Nicolini, Form and Function, Illustration, 48, London, 2016).

   While giving his inedited poems to Tallone, Pablo Neruda wrote him: Ahora este ramo de sombra antártica debe ordenarse en la bella tipografía y entregar su aspereza a Tallone, rector de la suprema claridad, la del entendimiento. Nunca pensé, en las soledades que me originaron, alcanzar tal honor y entrego estas parciales páginas a la rectitud del gran impresor como cuando en mi infancia descubrí y abrí un panal silvestre en la montaña. Supe entonces que la miel salvaje que aromaba y volaba en el árbol atormentado fue alojada en células lineales, y así la secreta dulzura fue preservada y revelada por una frágil y firme geometría» (Pablo Neruda, “Sumario – Libro donde nace la lluvia”, first edition, 1963, Alpignano, Alberto Tallone Editore).



ESTETICA TIPOGRAFICA TALLONIANA

   Figlio del pittore Cesare Tallone e della nobildonna Eleonora Tango, Alberto crebbe in un fervido ambiente artistico. Seppe aprire una nuova via all'estetica del libro di cultura del Novecento, elaborando pagine illustrate dai soli caratteri entro formati estremamente slanciati, in controtendenza con lo stile allora imperante, vocato alle prospettive razionaliste e alla moda del libro illustrato e decorato che, privilegiando le immagini, aveva ridotto il testo a pretesto e la tipografia a riempitivo. 

   Decise così di trasferire al libro il proprio gusto per la ‘tipografia pura’, secondo cui la bellezza delle pagine stampate nasce dalla disposizione dei neri e dei bianchi, dalle proporzioni dei margini e degli spazi pneumatici, dalla disposizione e dalla scelta dei caratteri, considerati la migliore illustrazione del libro in accordo con la lezione del sommo Bodoni.

   Scrisse Pablo Neruda affidandogli i suoi poemi inediti: Ora questo mazzo di ombra antartica deve disporsi nella bella tipografía e affidare la sua rozzezza a Tallone, rettore della suprema chiarità, quella dell’intelletto. Nelle solitudini che mi originarono mai pensai di raggiungere tale onore, e affido queste pagine sparse alla rettitudine del grande stampatore come quando nella mia infanzia scoprii e aprii un favo silvestre nella montagna. Seppi allora che il miele selvatico che profumava e volava sull’albero tormentato era stato disposto in cellule lineari. Così la segreta dolcezza fu preservata e rivelata da una fragile e ferma geometria (Pablo Neruda, “Sumario – Libro donde nace la lluvia”, 1963, prima edizione, Alpignano, Alberto Tallone Editore).



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