Rationalist typefaces - Caratteri razionalisti e modernisti
Read MoreSet of different types including Neon, Semplicità, Hastile and Resolut. Any partial or total reproduction of texts or images is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles® Insieme di tipi, tra i quali i razionalisti italiani Neon, Semplicità, Hastile e Resolut. © Photos Ottavio Atti – Archivio degli Stili®
24pt Italic and 36 bold versions. In Italy, the first sign of renewal in the direction of Rationalism came with Semplicità in 1927, a youthful work by A. Butti which became a huge success. Appeared in the same year of Paul Renner’s Futura, Semplicità is characterized by the presence of both decorative and Futuristic contaminations. It has always been assumed that Semplicità was launched in the early 1930s. Actually, the four-volume catalogue by Nebiolo, published in 1928, already shows this type complete of all its weights (light, heavy, extra-heavy and shaded version). The shaded version was also incorrectly post-dated and attributed to the second half of the 1930s (the correct date is due to Luigi Lanfossi, manager of the Printing Museum in Lodi). The presence of Semplicità in all its versions on the Nebiolo catalog issued in 1928, means that the project and the drawings must date back a few years before. In addition to the Art Nouveau decorative contaminations which can be noticed in some of the letters, during the 1930s Nebiolo Foundry provided on request initial letters in floral style. Il primo segnale di rinnovamento in senso razionalista e funzionalista dei caratteri in Italia si ebbe con il carattere Semplicità del 1927, opera giovanile di Alessandro Butti (Fonderia Nebiolo) che ebbe un enorme successo. Nato nello stesso anno del Futura di P. Renner, si distingue per la presenza di alcune reminescenze decorative e futuriste. Si è sempre ritenuto erroneamente che il Semplicità fosse stato lanciato nei primi anni Trenta. In realtà, il campionario in quattro tomi della Nebiolo, edito nel 1928, presenta già questo carattere completo in tutti i corpi delle versioni chiara, neretta, nerissima e ombrata (la segnalazione della giusta datazione si deve a Luigi Lanfossi del museo della stampa di Lodi). Dall’apparizione sul catalogo Nebiolo di tutte le serie nel 1928 si desume che il progetto e i disegni risalgano a qualche anno prima. Alle contaminazioni Art Nouveau presenti in alcune lettere si aggiungono le iniziali Semplicità in stile floreale che negli anni Trenta la Nebiolo forniva su richiesta. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles®
24pt Italic and 36 bold versions. In Italy, the first sign of renewal in the direction of Rationalism came with Semplicità in 1927, a youthful work by A. Butti which became a huge success. Appeared in the same year of Paul Renner’s Futura, Semplicità is characterized by the presence of both decorative and Futuristic contaminations. It has always been assumed that Semplicità was launched in the early 1930s. Actually, the four-volume catalogue by Nebiolo, published in 1928, already shows this type complete of all its weights (light, heavy, extra-heavy and shaded version). The shaded version was also incorrectly post-dated and attributed to the second half of the 1930s (the correct date is due to Luigi Lanfossi, manager of the Printing Museum in Lodi). From the appearance in the Nebiolo catalog of all the series in 1928, it is clear that the project and the drawings must date back a few years before. In addition to the Art Nouveau decorative contaminations which can be noticed in some of the letters, during the 1930s Nebiolo Foundry provided on request initial letters in floral style. Il primo segnale di rinnovamento in senso razionalista e funzionalista dei caratteri in Italia si ebbe con il carattere Semplicità del 1927, opera giovanile di Alessandro Butti (Fonderia Nebiolo) che ebbe un enorme successo. Nato nello stesso anno del Futura di P. Renner, si distingue per la presenza di alcune reminescenze decorative e futuriste. Si è sempre ritenuto erroneamente che il Semplicità fosse stato lanciato nei primi anni Trenta. In realtà, il campionario in quattro tomi della Nebiolo, edito nel 1928, presenta già questo carattere completo in tutti i corpi delle versioni chiara, neretta, nerissima e ombrata (la segnalazione della giusta datazione si deve a Luigi Lanfossi del museo della stampa di Lodi). Dall’apparizione sul catalogo Nebiolo di tutte le serie nel 1928 si desume che il progetto e i disegni risalgano a qualche anno prima. Alle contaminazioni Art Nouveau presenti in alcune lettere si aggiungono le iniziali Semplicità in stile floreale che negli anni Trenta la Nebiolo forniva su richiesta. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles®
24pt Italic and 36 bold versions. In Italy, the first sign of renewal in the direction of Rationalism came with Semplicità in 1927, a youthful work by A. Butti which became a huge success. Appeared in the same year of Paul Renner’s Futura, Semplicità is characterized by the presence of both decorative and Futuristic contaminations. It has always been assumed that Semplicità was launched in the early 1930s. Actually, the four-volume catalogue by Nebiolo, published in 1928, already shows this type complete of all its weights (light, heavy, extra-heavy and shaded version). The shaded version was also incorrectly post-dated and attributed to the second half of the 1930s (the correct date is due to Luigi Lanfossi, manager of the Printing Museum in Lodi). From the appearance in the Nebiolo catalog of all the series in 1928, it is clear that the project and the drawings must date back a few years before. In addition to the Art Nouveau decorative contaminations which can be noticed in some of the letters, during the 1930s Nebiolo Foundry provided on request initial letters in floral style. Il primo segnale di rinnovamento in senso razionalista e funzionalista dei caratteri in Italia si ebbe con il carattere Semplicità del 1927, opera giovanile di Alessandro Butti (Fonderia Nebiolo) che ebbe un enorme successo. Nato nello stesso anno del Futura di P. Renner, si distingue per la presenza di alcune reminescenze decorative e futuriste. Si è sempre ritenuto erroneamente che il Semplicità fosse stato lanciato nei primi anni Trenta. In realtà, il campionario in quattro tomi della Nebiolo, edito nel 1928, presenta già questo carattere completo in tutti i corpi delle versioni chiara, neretta, nerissima e ombrata (la segnalazione della giusta datazione si deve a Luigi Lanfossi del museo della stampa di Lodi). Dall’apparizione sul catalogo Nebiolo di tutte le serie nel 1928 si desume che il progetto e i disegni risalgano a qualche anno prima. Alle contaminazioni Art Nouveau presenti in alcune lettere si aggiungono le iniziali Semplicità in stile floreale che negli anni Trenta la Nebiolo forniva su richiesta. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles®
In Italy, the first sign of renewal in the direction of Rationalism came with Semplicità in 1928, a youthful work by A. Butti which became a huge success. Appeared in the same year of Paul Renner’s Futura, Semplicità is characterized by the presence of both decorative and Futuristic contaminations. It has always been assumed that Semplicità was launched in the early 1930s. Actually, the four-volume catalogue by Nebiolo, published in 1928, already shows this type complete of all its weights (light, heavy, extra-heavy and shaded version). The shaded version was also incorrectly post-dated and attributed to the second half of the 1930s (the correct date is due to Luigi Lanfossi, manager of the Printing Museum in Lodi). From the appearance in the Nebiolo catalog of all the series in 1928, it is clear that the project and the drawings must date back a few years before. In addition to the Art Nouveau decorative contaminations which can be noticed in some of the letters, during the 1930s Nebiolo Foundry provided on request initial letters in floral style. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles® Il primo segnale di rinnovamento in senso razionalista e funzionalista dei caratteri in Italia si ebbe con il carattere Semplicità del 1928, opera giovanile di Alessandro Butti (Fonderia Nebiolo) che ebbe un enorme successo. Nato nel 1928, appena dopo il Futura del 1927, si distingue per la presenza di alcune reminescenze decorative e futuriste. Si è sempre ritenuto erroneamente che il Semplicità fosse stato lanciato nei primi anni Trenta. In realtà, il campionario in quattro tomi della Nebiolo, edito nel 1928, presenta già questo carattere completo in tutti i corpi delle versioni chiara, neretta, nerissima e ombrata (la segnalazione della giusta datazione si deve a Luigi Lanfossi del museo della stampa di Lodi). Dall’apparizione sul catalogo Nebiolo di tutte le serie nel 1928 si desume che il progetto e i disegni risalgano a qualche anno prima. Alle contaminazioni Art Nouveau presenti in alcune lettere si aggiungono le iniziali Semplicità in stile floreale che negli anni Trenta la Nebiolo forniva su richiesta.
24pt Italic and 36 bold versions. In Italy, the first sign of renewal in the direction of Rationalism came with Semplicità in 1927, a youthful work by A. Butti which became a huge success. Appeared in the same year of Paul Renner’s Futura, Semplicità is characterized by the presence of both decorative and Futuristic contaminations. It has always been assumed that Semplicità was launched in the early 1930s. Actually, the four-volume catalogue by Nebiolo, published in 1928, already shows this type complete of all its weights (light, heavy, extra-heavy and shaded version). The shaded version was also incorrectly post-dated and attributed to the second half of the 1930s (the correct date is due to Luigi Lanfossi, manager of the Printing Museum in Lodi). From the appearance in the Nebiolo catalog of all the series in 1928, it is clear that the project and the drawings must date back a few years before. In addition to the Art Nouveau decorative contaminations which can be noticed in some of the letters, during the 1930s Nebiolo Foundry provided on request initial letters in floral style. L’immagine rivela che la maggior parte delle lettere di questa polizza non sono mai state usate. Il primo segnale di rinnovamento in senso razionalista e funzionalista dei caratteri in Italia si ebbe con il carattere Semplicità del 1927, opera giovanile di Alessandro Butti (Fonderia Nebiolo) che ebbe un enorme successo. Nato nello stesso anno del Futura di P. Renner, si distingue per la presenza di alcune reminescenze decorative e futuriste. Si è sempre ritenuto erroneamente che il Semplicità fosse stato lanciato nei primi anni Trenta. In realtà, il campionario in quattro tomi della Nebiolo, edito nel 1928, presenta già questo carattere completo in tutti i corpi delle versioni chiara, neretta, nerissima e ombrata (la segnalazione della giusta datazione si deve a Luigi Lanfossi del museo della stampa di Lodi). Dall’apparizione sul catalogo Nebiolo di tutte le serie nel 1928 si desume che il progetto e i disegni risalgano a qualche anno prima. Alle contaminazioni Art Nouveau presenti in alcune lettere si aggiungono le iniziali Semplicità in stile floreale che negli anni Trenta la Nebiolo forniva su richiesta. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles®
24pt Italic and 36 bold versions. In Italy, the first sign of renewal in the direction of Rationalism came with Semplicità in 1927, a youthful work by A. Butti which became a huge success. Appeared in the same year of Paul Renner’s Futura, Semplicità is characterized by the presence of both decorative and Futuristic contaminations. It has always been assumed that Semplicità was launched in the early 1930s. Actually, the four-volume catalogue by Nebiolo, published in 1928, already shows this type complete of all its weights (light, heavy, extra-heavy and shaded version). The shaded version was also incorrectly post-dated and attributed to the second half of the 1930s (the correct date is due to Luigi Lanfossi, manager of the Printing Museum in Lodi). From the appearance in the Nebiolo catalog of all the series in 1928, it is clear that the project and the drawings must date back a few years before. In addition to the Art Nouveau decorative contaminations which can be noticed in some of the letters, during the 1930s Nebiolo Foundry provided on request initial letters in floral style. L’immagine rivela che la maggior parte delle lettere di questa polizza non sono mai state usate. Il primo segnale di rinnovamento in senso razionalista e funzionalista dei caratteri in Italia si ebbe con il carattere Semplicità del 1927, opera giovanile di Alessandro Butti (Fonderia Nebiolo) che ebbe un enorme successo. Nato nello stesso anno del Futura di P. Renner, si distingue per la presenza di alcune reminescenze decorative e futuriste. Si è sempre ritenuto erroneamente che il Semplicità fosse stato lanciato nei primi anni Trenta. In realtà, il campionario in quattro tomi della Nebiolo, edito nel 1928, presenta già questo carattere completo in tutti i corpi delle versioni chiara, neretta, nerissima e ombrata (la segnalazione della giusta datazione si deve a Luigi Lanfossi del museo della stampa di Lodi). Dall’apparizione sul catalogo Nebiolo di tutte le serie nel 1928 si desume che il progetto e i disegni risalgano a qualche anno prima. Alle contaminazioni Art Nouveau presenti in alcune lettere si aggiungono le iniziali Semplicità in stile floreale che negli anni Trenta la Nebiolo forniva su richiesta. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles®
By Giulio da Milano, for Nebiolo, 1935. In this image the small word "neon" in the upper left corner denotes the change in proportions for each size. In 1935 Giulio Da Milano, an eclectic painter lent to typography, designed Neon, a synthesis of uppercase and lowercase alphabets. Of very original conception, Neon shrinks progressively as the size grows. Declined in three weights, thin, heavy and shaded, they are superimposable, because the bold version can be printed inside the shaded one. As a note of curiosity, the entrance ticket to the Vigorelli Stadium where the first Italian concert of the Beatles was held in 1965 was set in Neon. Neon corpo 48, Giulio da Milano, Nebiolo, 1935. In questa immagine è presente in alto a sinistra la parola "neon" in corpo piccolo a dimostrazione della diversità di proporzioni assunta da ogni singolo corpo. Nel 1935 Giulio Da Milano, pittore eclettico prestato alla tipografia, creò il Neon, un carattere capace di sintetizzare per primo in un solo alfabeto il maiuscolo e il minuscolo. Di originalissima concezione, le sue lettere si restringono allungandosi progressivamente man mano che il corpo cresce. Declinato in tre versioni, magro, grasso e ombrato, esse erano anche sovrapponibili poiché entro i profili della versione ombrata si poteva stampare il grassetto in diverso colore. A dimostrazione della sua forte valenza comunicativa, questo carattere campeggiava nel biglietto d'ingresso al Vigorelli dove si tenne il primo concerto italiano dei Beatles nel 1965. La differente tonalità tra le due polizze denota la provenienza da due tipografie diverse.
By Giulio da Milano, for Nebiolo, 1935. In 1935 Giulio Da Milano, an eclectic painter lent to Typography, designed Neon, a synthesis of uppercase and lowercase alphabets. Of very original conception, Neon shrinks progressively as the size grows. Declined in three weights, thin, heavy and shaded, they are superimposable, because the bold version can be printed inside the shaded one. As a note of curiosity, the entrance ticket to the Vigorelli Stadium where the first Italian concert of the Beatles was held in 1965 was set in Neon. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles® Neon , Giulio da Milano, Nebiolo, 1935. Nel 1935 Giulio Da Milano, pittore eclettico prestato alla tipografia, creò il Neon, un carattere capace di sintetizzare per primo in un solo alfabeto il maiuscolo e il minuscolo. Di originalissima concezione, le sue lettere si restringono allungandosi progressivamente man mano che il corpo cresce. Declinato in tre versioni, magro, grasso e ombrato, esse erano anche sovrapponibili poiché entro i profili della versione ombrata si poteva stampare il grassetto in diverso colore. A dimostrazione della sua forte valenza comunicativa, questo carattere campeggiava nel biglietto d'ingresso al Vigorelli dove si tenne il primo concerto italiano dei Beatles nel 1965. Qualsiasi riproduzione dei testi e delle immagini è interdetta, se priva dell'autorizzazione scritta dell'Editore. © Photos Ottavio Atti – Archivio degli Stili®
By Giulio da Milano, for Nebiolo, 1935. In 1935 Giulio Da Milano, an eclectic painter lent to Typography, designed Neon, a synthesis of uppercase and lowercase alphabets. Of very original conception, Neon shrinks progressively as the size grows. Declined in three weights, thin, heavy and shaded, they are superimposable, because the bold version can be printed inside the shaded one. As a note of curiosity, the entrance ticket to the Vigorelli Stadium where the first Italian concert of the Beatles was held in 1965 was set in Neon. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles® Neon , Giulio da Milano, Nebiolo, 1935. Nel 1935 Giulio Da Milano, pittore eclettico prestato alla tipografia, creò il Neon, un carattere capace di sintetizzare per primo in un solo alfabeto il maiuscolo e il minuscolo. Di originalissima concezione, le sue lettere si restringono allungandosi progressivamente man mano che il corpo cresce. Declinato in tre versioni, magro, grasso e ombrato, esse erano anche sovrapponibili poiché entro i profili della versione ombrata si poteva stampare il grassetto in diverso colore. A dimostrazione della sua forte valenza comunicativa, questo carattere campeggiava nel biglietto d'ingresso al Vigorelli dove si tenne il primo concerto italiano dei Beatles nel 1965. Qualsiasi riproduzione dei testi e delle immagini è interdetta, se priva dell'autorizzazione scritta dell'Editore. © Photos Ottavio Atti – Archivio degli Stili®
By Giulio da Milano, for Nebiolo, 1935. In 1935 Giulio Da Milano, an eclectic painter lent to Typography, designed Neon, a synthesis of uppercase and lowercase alphabets. Of very original conception, Neon shrinks progressively as the size grows. Declined in three weights, thin, heavy and shaded, they are superimposable, because the bold version can be printed inside the shaded one. As a note of curiosity, the entrance ticket to the Vigorelli Stadium where the first Italian concert of the Beatles was held in 1965 was set in Neon. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles® Neon corpo 74 ombrato, Giulio da Milano, Nebiolo, 1935. Nel 1935 Giulio Da Milano, pittore eclettico prestato alla tipografia, creò il Neon, un carattere capace di sintetizzare per primo in un solo alfabeto il maiuscolo e il minuscolo. Di originalissima concezione, le sue lettere si restringono allungandosi progressivamente man mano che il corpo cresce. Come scrisse su "Alfa Beta" Aldo Novarese, è questo l'unico esempio al mondo. Declinato in tre versioni, magro, grasso e ombrato, esse erano anche sovrapponibili poiché entro i profili della versione ombrata si poteva stampare il grassetto in diverso colore. A dimostrazione della sua forte valenza comunicativa, questo carattere campeggiava nel biglietto d'ingresso al Vigorelli dove si tenne il primo concerto italiano dei Beatles nel 1965. Qualsiasi riproduzione dei testi e delle immagini è interdetta, se priva dell'autorizzazione scritta dell'Editore. © Photos Ottavio Atti – Archivio degli Stili®
By Giulio da Milano, for Nebiolo, 1935. In 1935 Giulio Da Milano, an eclectic painter lent to Typography, designed Neon, a synthesis of uppercase and lowercase alphabets. Of very original conception, Neon shrinks progressively as the size grows. Declined in three weights, thin, heavy and shaded, they are superimposable, because the bold version can be printed inside the shaded one. As a note of curiosity, the entrance ticket to the Vigorelli Stadium where the first Italian concert of the Beatles was held in 1965 was set in Neon. Any partial or total reproduction is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles® Neon corpo 74 ombrato, Giulio da Milano, Nebiolo, 1935. Nel 1935 Giulio Da Milano, pittore eclettico prestato alla tipografia, creò il Neon, un carattere capace di sintetizzare per primo in un solo alfabeto il maiuscolo e il minuscolo. Di originalissima concezione, le sue lettere si restringono allungandosi progressivamente man mano che il corpo cresce. Come scrisse su "Alfa Beta" Aldo Novarese, è questo l'unico esempio al mondo. Declinato in tre versioni, magro, grasso e ombrato, esse erano anche sovrapponibili poiché entro i profili della versione ombrata si poteva stampare il grassetto in diverso colore. A dimostrazione della sua forte valenza comunicativa, questo carattere campeggiava nel biglietto d'ingresso al Vigorelli dove si tenne il primo concerto italiano dei Beatles nel 1965. Qualsiasi riproduzione dei testi e delle immagini è interdetta, se priva dell'autorizzazione scritta dell'Editore. © Photos Ottavio Atti – Archivio degli Stili®
Set of different types: Quirinus, Triennale, Veltro, Fluidum, inline Normandia. Any partial or total reproduction of texts or images is forbidden without the written consent of Alberto Tallone Editore. © Photos Ottavio Atti - Archive of Styles® Oltre al Quirinus e al Triennale, sono presenti il Veltro, il Fluidum e il Normandia filettato (inline Normandia). Qualsiasi riproduzione di testo o immagini è interdetta, se priva dell'autorizzazione scritta dell'Editore. © Photos Ottavio Atti – Archivio degli Stili®